HOW TO BUILD A MONSTER JAM™ TRUCK
MONSTER JAM™ SHOWDOWN DEV DIARY
COME PROGETTARE UN MONSTER JAM™ TRUCK
Ehi, Driver! Come stai? Il tuo interesse per Monster Jam™ Showdown sta crescendo? Speriamo, perché oggi siamo qui per un approfondimento sul processo di sviluppo: nello specifico, vogliamo che mostrarti come viene sviluppato un Monster Jam™ Truck dal prototipo al modello finale in gioco! Abbiamo chiamato a supporto Federico Spada, Game Director, e Gianni Pacella, 3D Artist: saranno loro a guidarti attraverso questa straordinaria spiegazione nel dettaglio. Allaccia la cintura di sicurezza e preparati per un’esperienza indimenticabile!
Ciao ragazzi! Abbiamo già superato l’introduzione e sappiamo che avete molto da dire. Andiamo dunque al sodo: cosa significa progettare un Monster Jam™ Truck da zero? Non saranno state bestie in scala 1:1 ma siamo sicuri che vi abbiano dato un bel da fare.
Puoi dirlo forte. Premetto una cosa: i Monster Jam™ Truck sono i veicoli più complessi su cui abbiamo mai lavorato e questo è stato possibile grazie alla precedente esperienza con tutti gli altri nostri giochi. Sono sicuro che potete immaginare perché siano così complicati.
[Gianni Pacella, 3D Artist]
Beh… probabilmente a causa del telaio. È più esposto rispetto ad altri veicoli.
È in parte corretto. Anzitutto, i Monster Jam™ Truck hanno carrozzerie sottili in vetroresina che tendono a rompersi molto facilmente, quando non a volare via del tutto. Poi c’è il telaio. Come avete sottolineato, è più esposto rispetto agli altri veicoli e questo ha comportato la necessità di ricrearlo molto fedelmente in tutte le sue parti: qualcosa che in genere non viene fatto perché le carrozzerie degli altri veicoli sono interamente coprenti. Anche il fatto che il telaio sia tubolare non aiuta, poiché non nasconde i pezzi sottostanti: sospensioni, albero di trasmissione, il motore stesso… tutto doveva essere modellato fino all’ultimo bullone. Ognuna di queste parti doveva muoversi secondo i propri vincoli, gradi di rotazione, ecc. Ciascun pezzo era da modellare con precisione affinché tutto funzionasse correttamente. Lo stesso vale per i pedali nell’abitacolo. Anche se non abbiamo la visuale dall’abitacolo, il telaio tubolare e la photomode combinati permettono di osservare ogni angolo dei Monster Jam™ Truck. Motivo per cui tutto doveva essere progettato a regola d’arte.
Abbiamo così realizzato un prototipo basato su un progetto fornitoci da FELD. Si trattava solo dell’esoscheletro, però, senza meccanica o altre parti: le abbiamo aggiunte prendendo a modello numerose foto e altrettanti video di riferimento. Da lì siamo riusciti a progettare un prototipo funzionante per il resto del team, che ha iniziato a lavorarci sopra. In seguito abbiamo avuto la possibilità di volare negli Stati Uniti e vedere di persona questi giganti: abbiamo assistito alle Finali Mondiali di Nashville e grazie a un team dedicato e alla giusta attrezzatura abbiamo portato a casa l’intera fotogrammetria del telaio, insieme ad altri video e dettagli che si sono rivelati molto utili. Abbiamo adattato il prototipo di conseguenza e aggiunto dettagli che altrimenti non avremmo potuto conoscere. Da lì è nato il primo high-poly.
[Gianni Pacella, 3D Artist]
Giusto per essere chiari verso i nostri lettori, puoi spiegare cos’è un high-poly e per cosa viene utilizzato?
Certamente. L’high-poly è un modello ultra definito con infiniti poligoni. È la base da cui produciamo ogni altra versione (PS5, PS4, Xbox Series X|S, Xbox One, PC e Switch). Tenete presente che tutto quanto detto finora riguarda il lato statico del Monster Jam™ Truck. C’è poi il rig, ossia il processo di creazione di uno scheletro per un modello 3D in modo che possa muoversi. In pratica, insieme al team tecnico, abbiamo studiato il funzionamento delle sospensioni e dello sterzo: del resto parliamo di un veicolo a quattro ruote motrici più quattro ruote sterzanti. Quello che c’è davanti lo si trova anchedietro: è simmetrico nelle sue parti. Ultimato anche questo eravamo pronti con un modello “riggato” per il team dedicato alla fisica, che lo ha messo a punto in base a ogni input fisico ricevuto dal Monster Jam™ Truck. Non è raro, in questa fase, aggiustare ulteriormente il modello: ad esempio, se le sospensioni necessitano una maggior revisione bisogna agire sulla parte interna degli steli; oppure, durante la sterzata potremmo notare delle compenetrazioni da sistemare. Quale che sia il caso, torniamo al modello, lo aggiustiamo passando ancora una volta per il rig e lo testiamo di nuovo. Un ciclo che potresti dover ripetere molte volte prima di trovare la soluzione adeguata.
[Gianni Pacella, 3D Artist]
La cosa più interessante di questo progetto è stato il livello di lavoro di squadra fra i tre team dedicati al lato artistico del veicolo, a quello tecnico e alla fisica. Come ha detto Gianni è un processo veramente complesso dal punto di vista tecnico non solo per la costruzione del Monster Jam™ Truck in sé ma anche per quanto riguarda la simulazione della fisica. Tutti questi aspetti sono estremamente connessi tra loro, quindi i team erano sempre in contatto, quasi quotidianamente. Non ho mai visto questi reparti lavorare così vicini l’uno all’altro.
[Federico Spada, Game Director]
Sì, c’era un briefing per ogni Monster Jam™ Truck, soprattutto per quanto riguarda la carrozzeria. Perché se il telaio ha le sue difficoltà, la carrozzeria non è da meno: anche in questo caso abbiamo osservato tantissimo materiale di riferimento, soprattutto incidenti, e calcolato una media per le parti che dovevano rompersi – ovviamente non è la stessa cosa della realtà ma ci siamo avvicinati quanto più possibile. Dovevamo decidere come si sarebbe rotta la carrozzeria e in quanti pezzi. Quando vedi il modello intatto è come se fosse un pezzo unico: in realtà ha già tutte le sue fratture invisibili, ciascuna con la propria fisica. Per ciascuna abbiamo studiato quale pezzo si sarebbe piegato e quale invece rotto, in modo da differenziare a dovere. Come potete immaginare è stato un processo non meno omplesso di quello per il telaio. I nostri giochi hanno sempre puntato al realismo ma qui abbiamo fatto un ulteriore passo avanti: possiamo parlare di Monster Jam™ Truck come veicoli artigianali. Certo, sono prodotti da aziende rinomate, ma non sono auto di serie che escono dai concessionari in perfette condizioni. E proprio queste imperfezioni incapsulano la bellezza dei Monster Jam™ Truck. Quando siamo tornati a casa da Nashville e abbiamo modificato il nostro prototipo ci siamo assicurati di porre l’accento esattamente su quei graffi, sulla mancanza di verniciatura e sui difetti generali che rendono i Monster Jam™ Truck così unici.
[Gianni Pacella, 3D Artist]
È encomiabile. Potete fare qualche esempio?
La pinna del Megalodon™ è leggermente piegata, mentre la parte in cui si collega al telaio è tagliata a mano, e questo lascia vedere parte del polistirolo di cui è composto. Abbiamo lavorato sodo per ricreare fedelmente tutti questi piccoli dettagli. Non rovinerò la sorpresa, però, e lascerò che siano i nostri giocatori a scoprirli. A proposito di telai, presumo che i nostri fan vogliano sapere quanti ne abbiamo.
[Gianni Pacella, 3D Artist]
Hai indovinato. Non esageriamo dicendo che sono ansiosi di conoscere queste informazioni.
Quello di cui abbiamo realizzato la fotogrammetria è il CRD, utilizzato da circa il 90% dei Monster Jam™ Truck. Poi ne abbiamo uno specifico per il Grave Digger™, che è sempre un CRD ma un po’ diverso nella barra stabilizzatrice. Oh, e se siete curiosi di saperlo, il Monster Jam™ Truck a cui abbiamo avuto accesso a Nashville era lo Stunt Truck™. Detto questo, anche se la maggior parte dei veicoli utilizza il telaio CRD, ognuno ha le sue peculiarità e ovviamente abbiamo ricreato anche quelle. C’è qualcosa in più che vorrei aggiungere sul telaio ma rovinerebbe la sorpresa, quindi ancora una volta invito i giocatori aspettate pazientemente per scoprire tutto ciò che abbiamo realizzato affinché questo gioco sia il più “figo” finora.
[Gianni Pacella, 3D Artist]
Intervengo per aggiungere una cosa. Come avrete capito, le difficoltà dietro questo progetto riguardavano principalmente il telaio e la carrozzeria, non solo in merito al modello in sé ma anche all’animazione e alla fisica. Inoltre, a differenza di altri eventi automobilistici dove il contatto non solo è scoraggiato ma non consentito dal regolamento, per i Monster Jam™ Truck è invece la regola d’oro: il contatto, sia esso con il terreno, con i container o altri oggetti, non solo è gradito ma anche l’unico modo per eseguire molte acrobazie. Per noi questo comporta molte più variabili da considerare: come ha detto Gianni, okay, abbiamo la carrozzeria del Monster Jam™ Truck con le sue spaccature invisibili ma la rottura finale è un processo cumulativo. Se andate a sbattere contro qualcosa, le parti interessate non si romperanno istantaneamente in migliaia di pezzi: tutto dipende da contro cosa andate a sbattere e dalla forza dell’impatto. Forse la prima volta i pezzi si strapperanno ma non si romperanno né voleranno via fino al secondo, forse al terzo incidente. All’interno di uno schema comune a tutti i Monster Jam™ Truck, ogni carrozzeria si rompe in modi diversi a seconda delle sue specifiche. Pensiamo, ad esempio, allo Sparkle Smash™: solo per il suo corno e la sua coda, i team hanno dovuto riflettere su come, quando e in quanti pezzi si sarebbero rotti.
[Federico Spada, Game Director]
C’è anche una gerarchia tra questi pezzi. Dovevamo tenere conto di cosa sarebbe successo se alcuni pezzi si fossero rotti prima di altri e agire di conseguenza. Come abbiamo detto, è un processo complesso ma siamo molto soddisfatti del risultato e speriamo che lo siano anche i nostri fan.
[Gianni Pacella, 3D Artist]
Siamo sicuri che lo faranno. Ora parliamo dell’elefante nella stanza: la fisica.
Come abbiamo detto prima, quella del Monster Jam™ Truck è la simulazione fisica più complessa che abbiamo al momento. Le specifiche del veicolo – doppio sterzo, trazione integrale e così via – hanno implicazioni tutt’altro che banali dal punto di vista fisico. Bisogna fare una simulazione fisica realistica ma non si può salire su un Monster Jam™ Truck e guidarlo: possiamo andare in moto, o in macchina, e sperimentare in prima persona la loro fisica persino se non sono esattamente quelle inserite nei rispettivi giochi, mentre non si può dire lo stesso per un Monster Jam™ Truck. Non somigliano a nessun altro veicolo e serve una patente specifica per poterli guidare. Ciò significa non poter fare un confronto diretto tra realtà e gioco, obbligando quindi ad affidarsi a riferimenti video, all’esperienza dei piloti e a tutti questi piccoli dettagli per avere un’idea di come funziona il modello di guida. Si inizia con uno il più realistico possibile, poi bisogna metterlo a punto per trovare un compromesso tra realtà, gioco – soprattutto se di tipo arcade – e aspettative del giocatore.
Non è un compito facile, se pensate che dobbiamo immaginare cosa significhi guidare un Monster Jam™ Truck per i nostri giocatori. Tutte le approssimazioni e le scelte che si fanno per renderlo guidabile si ripercuotono sul modello 3D. Ricordate cos’abbiamo detto prima? Riguardo a tutte le parti che lavorano insieme e se solo una è fuori posto il modello dev’essere rielaborato? Questo è un processo iterativo: occorre provare ancora e ancora per trovare finalmente il miglior equilibrio.
Un altro aspetto importante è che il fulcro di questo gioco sono le corse su circuito. Come sapete, questi veicoli non sono adatti alle corse, appartengono agli stadi dove eseguono ogni tipo di acrobazia. Ciò significa che per la parte outdoor abbiamo dovuto lavorare di fantasia insieme allo studio necessario per vedere se quello che pensavamo avesse effettivamente senso. Non a caso abbiamo due “sottoinsiemi” fisici: uno per le corse outdoor e uno per gli stadi. Funzionano in modo leggermente diverso e permettono al giocatore di provare sensazioni diverse a seconda di cosa sta giocando, perché, ad esempio, le sospensioni funzionano diversamente negli stadi rispetto ai circuiti. Negli stadi, a seguito di un salto i Monster Jam™ Truck rimbalzano a contatto col terreno e questo è un aspetto fondamentale per diverse acrobazie; un simile concetto non è applicabile sui circuiti, dove la flessibilità è minore. Il nostro obiettivo era sviluppare soluzioni che fossero entrambe coinvolgenti e stimolanti a modo loro.
[Federico Spada, Game Director]
Come siete riusciti a passare da un sistema di guida più fedele come quello negli stadi a quello outdoor?
Grazie a tutta l’esperienza accumulata con i nostri giochi precedenti, in particolare Gravel poiché è un gioco basasto sulle quattro ruote. Abbiamo anche giocato a tutti i precedenti titoli Monster Jam™, studiandoli a fondo per capire cosa fosse stato realizzato prima e come avremmo potuto migliorarlo. Questa è la nostra teoria di gameplay. Stiamo offrendo la nostra visione di come i Monster Jam™ Truck dovrebbero comportarsi in modo divertente per un gioco arcade. Una cosa importante da notare è che il Monster Jam™ Truck, il veicolo stesso, è il cuore e l’anima del gioco, da cui dipende tutto il resto. Ad esempio, lo usiamo come riferimento per tutti gli elementi del gioco: ci sono metri, piedi, miglia, pollici, eccetera, e poi c’è l’unità di misura Monster Jam™ Truck. Ciò che ci distingue dagli altri titoli di Monster Jam™, e i nostri fan lo hanno già notato, è il senso della dimensione: quando vedi queste bestie da vicino ti rendi conto di quanto siano enormi. L’ambiente in cui si muovono non deve tuttavia essere necessariamente uguale: occorre trovare un compromesso per far risaltare il Monster Jam™ Truck. Altrimenti si ha l’effetto giocattolo, in cui l’ambiente intorno fa sembrare i Monster Jam™ Truck minuscoli – e poiché ci siamo molto focalizzati sul realismo durante la progettazione, al netto di alcune libertà creative, abbiamo dovuto sviluppare il resto di conseguenza. È il Monster Jam™ Truck a dettare le regole, non il contrario.
Quanto dovrebbe essere larga questa strada? Beh, almeno due Monster Jam™ Truck. È andata così.
[Federico Spada, Game Director]
Ci auguriamo che questo approfondimento sulla costruzione dei nostri Monster Jam™ Truck ti sia piaciuta. Non abbiamo ancora finito, quindi resta sintonizzato e seguitci sui nostri social media per tenere traccia delle novità!